Olio extravergine contaminato da pesticidi, plastificanti e oli minerali: De Cecco e Farchioni tra i peggiori!

Un test tedesco ha analizzato 19 oli extravergine d’oliva, tutti, tranne uno, sono stati penalizzati per la presenza di oli minerali e pesticidi. Inoltre, tre di questi non soddisfano i criteri per l’attribuzione della classe di qualità “extravergine”.

Olio extravergine contaminato da pesticidi, plastificanti e oli minerali: ecco le marche peggiori

Tra questi, ci sono alcuni oli italiani o venduti nel nostro Paese le cui referenze hanno valutazioni complessive scarse o deludenti:

  • De Cecco,
  • Filippo Berio,
  • Farchioni,
  • Casolare bio Farchioni,
  • Primadonna (Lidl)

I problemi più grandi che sono stati trovati in questi prodotti è stata la contaminazione da oli minerali. Inoltre, sono state ritrovate anche tracce di plastificanti o pesticidi, a percentuali sempre basse e sempre entro limiti di legge. Gli idrocarburi degli oli minerali sono un ampio gruppo di sostanze diverse. Quelli rinvenibili nei prodotti in alta quantità sono gli idrocarburi aromatici, o MOAH, presenti in un terzo dei prodotti.

Olio extravergine italiano: i peggiori del test tedesco

L’olio extravergine italiano non esce molto bene dal test. Tra questi vi sono le marche:

  • Filippo Berio: risultato quello peggiore del test per il contenuto di oli minerali “notevolmente aumentati”, e MOAH, tracce di IPA, plastificanti e anche due pesticidi (tra cui un insetticida, la deltametrina)
  • De Cecco: penalizzato per la presenza di oli minerali “notevolmente aumentati”, per la presenza di MOAH, tracce di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e di un pesticida (non specificato)
  • Dennree (Farchioni): anche qui c’è la presenza dell’olio minerale “notevolmente aumentati”. Ma anche MOAH e IPA
  • Casolare bio Farchioni olii: lo stesso risultato anche qui, olio minerale aumentato, IPA e plastificanti in tracce

Non solo pesticidi nei nostri olii

Alcuni di loro, da analisi approfondite, sono risultati cancerogeni e banditi dai cibi in maniera sistematica. Altra sostanza presente negli oli come contaminante è il MOSH. Questo è solito accumularsi nel corpo portando a conseguenze per la salute umana non ancora del tutto chiare. La via del loro ingresso negli oli alimentari sono i lubrificanti con cui vengono trattate le macchine utilizzate nella raccolta e spostamento delle olive. Alcuni oli d’oliva contengono tracce del pesticida deltametrina che sparso nei campi mette in pericolo le api e la biodiversità in generale.

L’olio peggiore dai test è risultato il Filippo Berio, come indicato sopra.

La Filippo Berio ha prontamente replicato, precisando che l’olio prodotto dall’azienda che si trova in Italia non è lo stesso venduto nei supermercati tedeschi.

Il prodotto testato – Filippo Berio Olivenöl Classico 500ml, GTIN 8002210113312, è commercializzato in Germania ma non è presente nel mercato italiano dove abbiamo una gamma specifica di prodotti, diversa da quanto vendiamo in quel Paese.

Fonte: Greenme, Öko-Test

Domande Frequenti

  • Quali oli extravergine d'oliva sono stati penalizzati nel test tedesco?
    Gli oli extravergine d'oliva che hanno ricevuto valutazioni negative nel test tedesco includono De Cecco, Filippo Berio, Farchioni, Casolare bio Farchioni e Primadonna (Lidl).
  • Quali contaminanti sono stati trovati negli oli extravergine d'oliva testati?
    Nel test, sono stati rilevati oli minerali, plastificanti, pesticidi e idrocarburi aromatici (MOAH) negli oli extravergine d'oliva.
  • Qual è stato l'olio extravergine d'oliva con il peggior risultato nel test?
    L'olio extravergine d'oliva Filippo Berio è risultato il peggiore nel test tedesco.

Dottoressa in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione

Autrice e fondatrice di LaTuaDietaPersonalizzata.it. Laureata con lode in Scienze degli alimenti e della nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli ed esperta di salute, alimentazione e benessere. Trovi il mio curriculum completo qui.

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