Sapevate che la carenza di questa Vitamina causa stanchezza, malumore, insonnia e voglia di dolci?

Le vitamine forniscono importanti nutrienti per il nostro corpo e aiutano a prevenire il rischio di sviluppare molte malattie. Quando non vengono ingerite abbastanza vitamine si sviluppano delle carenze con manifestazioni di sintomi più o meno specifici a seconda della gravità della carenza vitaminica. Una delle principali carenze riguarda la vitamina D che è associata a diverse conseguenze per l’organismo.

Sapevate che la carenza di Vitamina D causa stanchezza, umore depresso, insonnia, carie e voglia di dolci?

Stanchezza, pessimismo e umore più depresso, leggera eccitabilità, debolezza muscolare, nervosismo e insonnia, voglia di dolci, carie e gengiviti… Sono alcuni dei principali sintomi che ci avvertono di livelli insufficienti di vitamina D che è fondamentale per la nostra salute.

La vitamina D è in realtà una provitamina che interviene in una moltitudine di processi nel corpo umano. Tra questi, quello che spicca di più è il ruolo che svolge nel sistema del fosforo e del calcio, strettamente legato allo sviluppo e al mantenimento delle ossa. Favorisce e garantisce l’assorbimento del calcio dal tratto digerente e, successivamente, il suo corretto deposito nelle ossa.

La carenza di vitamina D è stata correlata a un’ampia varietà di situazioni come malattie autoimmuni, cancro, malattie metaboliche e malattie cardiovascolari, tuttavia le più importanti sono quelle legate al sistema muscolo-scheletrico. Inoltre, in tenera età in fase di sviluppo, l’assenza di vitamina D impedisce la solidificazione delle ossa attraverso il corretto deposito di calcio. Alla fine queste ossa finiscono per indebolirsi e curvarsi, producendo una malattia nota come rachitismo. Nella fase adulta, la mancanza di una corretta mineralizzazione dell’osso a causa della mancanza di vitamina D nota come osteomalacia, è associata alla loro maggiore fragilità.

Diversi studi hanno dimostrato che la vitamina D avrebbe anche proprietà antitumorali. Pertanto, si potrebbe dedurre che buoni livelli di vitamina D aiutano a prevenire la comparsa di alcuni tipi di cancro, come il cancro al seno. Inoltre, questa vitamina ci aiuta anche a prevenire dolori ossei e muscolari, debolezza muscolare, fratture e cadute.

Oltre a poter identificare i sintomi legati alla carenza di vitamina D, il modo migliore per esserne sicuri è eseguire un’analisi che ci permetta di determinare la concentrazione di questo nutriente nel plasma sanguigno di una persona. Generalmente, 25 [OH] D ng/ml è accettato come livello normale; livello insufficiente tra 30-20 ng/ml; e livello carente <20 ng/ml.

In quali casi può esserci carenza di vitamina D?

Ci sono alcuni casi in cui di solito ci può essere una carenza di vitamina D:

  • Obesità
  • Gravidanza
  • Malattie autoimmuni
  • Celiachia
  • Morbo di Crohn
  • Malattie del fegato e dei reni
  • Ipoparatiroidismo

Inoltre, si ritiene che alcuni farmaci come gli anticonvulsivanti possano interferire con la sua assimilazione.

Ecco come prendere la giusta dose di vitamina D

1. Luce del sole

Il principale modo per prendere la vitamina D è attraverso l’esposizione diretta della pelle alla luce solare, che induce l’organismo stesso a produrla. I raggi ultravioletti del sole reagiscono con il colesterolo nella pelle per creare la provitamina D3. Questo composto attraverso una serie di reazioni che coinvolgono i reni e il fegato producono la vitamina D.

Per trarne beneficio possiamo prendere il sole dai 10 ai 30 minuti al giorno (a seconda del tipo di pelle) al mattino o al tramonto, per non danneggiare la nostra pelle. Il contatto con il sole dovrebbe essere diretto, senza indumenti intermedi, almeno su viso, braccia, schiena e gambe. Inoltre, va tenuto presente che più la pelle è scura, più vitamina D necessita.

2. Alimentazione

L’altro modo per ottenere questa vitamina è attraverso il cibo, anche se in misura molto minore (circa il 20%). Vi presentiamo gli alimenti più ricchi di questa vitamina:

  • Salmone
  • Sgombro
  • Sardine
  • Tonno
  • Olio di fegato di merluzzo
  • Uova
  • Fegato di mucca
  • Formaggio
  • Funghi

Se viviamo in una zona poco soleggiata o abbiamo un deficit significativo,  possiamo ricorrere anche agli integratori. Questi integratori garantiscono il consumo quotidiano di cui abbiamo bisogno (di solito includono anche il calcio tra i loro componenti).

D’altra parte, dobbiamo tenere presente che molti cibi fortificati di solito contengono questa vitamina, come le bevande a base di soia.

Attenzione alla vitamina D se presa in eccesso

Non è conveniente assumere integratori vitaminici se non su prescrizione medica. Nel caso specifico della vitamina D, un eccesso può far sì che l’intestino assorba troppo calcio, il che può aumentare i livelli di questo minerale nel sangue. Questo, a sua volta, potrebbe causare calcificazioni, calcoli renali, stitichezza, debolezza e perdita di peso. Sarebbe sempre opportuno parlare con il proprio medico di fiducia.

Dottoressa in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione

Autrice e fondatrice di LaTuaDietaPersonalizzata.it. Laureata con lode in Scienze degli alimenti e della nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli ed esperta di salute, alimentazione e benessere.

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