Pancake giapponesi, per farli alti e soffici fai così: la mia famiglia li mangia sempre a colazione | Solo 80 Kcal!
Alzarvi presto al mattino, specialmente ora che fa freddo, vi pesa e vorreste continuare a dormire? Se la vostra risposta è si, allora, vi serve un incentivo. Con i pancake soufflé giapponesi grazie alla loro morbidezza e golosità, sicuramente, renderanno meno traumatico il risveglio e abbandonare il letto sarà un po’ più piacevole.
Infatti, sono talmente buoni che insieme al caffè (oppure il latte o il thè) scacceranno via le ultime tracce di sonno, dandovi una forte scarica di energia che vi aiuterà ad affrontare la giornata. Inoltre, se nel pomeriggio avete bisogno di una pausa nutriente che vi faccia arrivare tranquillamente fino a cena, niente vi vieta di gustarveli e rendere la merenda ancora più speciale e deliziosa.
E, se non sapete resistere ai peccatucci di gola, non ci sono dubbi che questi dolcetti siano perfetti per evitare di compromettere la forma fisica preservando la dieta, perché contengono pochissime calorie e sono decisamente leggeri. Pure la preparazione non desta particolari problemi, anzi, la sua facilità vi permetterà di prepararli anche all’ultimo.
La ricetta dei pancake soufflé giapponesi, per farlo alti e soffici fai così!
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: circa 10 minuti
Tempo totale: 20 minuti
Porzioni: 4 pancake
Calorie: 80 a pancake
Ingredienti
- 55 gr di farina di frumento
- 30 ml di latte
- 20 gr di dolcificante stevia (oppure in alternativa 40 gr di zucchero normale)
- 3 uova
- 2 cucchiaini d’acqua
- un po’ di olio di semi (per la padella)
- ¼ di cucchiaino di estratto di vaniglia (va bene anche lo zucchero vanigliato)
Preparazione
- Per iniziare separate gli albumi dai tuorli, aggiungete il latte a questi ultimi, sbatteteli adeguatamente con una frusta a mano, inserite la farina, mescolate bene e unite l’estratto di vaniglia.
- Adesso sbattete con una frusta elettrica a velocità medio-alta gli albumi, quando iniziano a diventare spumosi integrate in due step il dolcificante stevia (oppure lo zucchero), una volta riassorbita montateli a velocità medio-basso fino a quando la loro consistenza non risulta a neve ben ferma.
- Ora incorporate ⅓ degli albumi al composto dei tuorli, mescolate bene con una spatola, dopodiché versate l’impasto negli albumi avanzati e amalgamate delicatamente partendo dal basso verso l’alto.
- Fatto questo trasferite il composto in una sac a poche, versate un goccio di olio in una padella antiaderente, adagiateci sopra quattro abbondanti e distinti mucchietti di pastella, coprite con un coperchio e fate cuocere 2 minuti a fuoco basso.
- Infine aggiungete altra pastella sui vostri pancake in padella così da averli alti, richiudete col coperchio, lasciate andare altri 2 minuti, voltate dall’altro lato, versate due cucchiaini di acqua nella padella, coprite nuovamente con il coperchio e lasciate sul fuoco per altri 5 minuti. Una volta dorati e cotti, portate i vostri pancake a tavola.
Note e consigli
Questi pancake possono essere serviti con lo sciroppo d’acero, la marmellata senza zuccheri oppure un cucchiaio di miele.
Per la preparazione dei pancake giapponesi, potete guardare la video ricetta!
Articolista un po’ per caso un po’ per passione, la scrittura mi è sempre piaciuta, per questo motivo ho deciso di collaborare con dei blog. Non ho tematiche preferite, infatti è sufficiente che ci sia un argomento su cui scrivere e io mi butto a capofitto.
Le informazioni e i servizi proposti all’interno del sito Latuadietapersonalizzata.it non costituiscono, in modo diretto né indiretto, una consultazione medica, una visita o una diagnosi formulata dal proprio medico curante. Le informazioni fornite sul sito internet Latuadietapersonalizzata.it si prefiggono l’obiettivo di integrare e non di sostituire la relazione diretta tra il paziente e i professionisti sanitari. I prodotti citati negli articoli sono recensiti a scopo informativo: non è possibile in nessun modo garantire risultati certi, le possibilità di riuscita di qualsiasi trattamento variano da paziente a paziente.